[Storia vera] “La mia esperienza con l’infezione Proteus Mirabilis al pene” [Parte 1]
Oggi vogliamo raccontarvi l’esperienza di uno dei membri dello staff di questo sito. L’esperienza di aver contratto l’infezione al pene “proteus mirabilis”. L’infezione è tutt’ora in corso. Questo articolo che scriveremo ha il solo scopo di CONDIVIDERE l’esperienza, non ha nessuna intenzione di sostituirsi ad un consulto medico o altro.
Chiameremo “il signor W” il nostro membro dello staff.
Da circa un mese il signor W sentiva un odore di AMMONIACA nel liquido seminale piuttosto forte, dopo un pò di tempo decise di rivolgersi ad un urologo. Quando andò si fece visitare l’organo genitale, fece un controllo della prostata. L’urologo notò che il pene aveva delle perdite, dovute, di solito, proprio ad una infezione/infiammazione.
Alla fine del primo controllo, prescrisse i seguenti controlli da fare, e riscontrò una VARICOCELE di 2° grado.
Alleghiamo documento scritto in questa prima visita:
Il signor W si recò presso un centro privato per effettuare le seguenti analisi:
I risultati delle analisi sono i seguenti:
Dai risultati si evince un’infezione da PROTEUS MIRABILIS, con una conseguente riduzione di spermatozoi progressivi. Questa situazione porta alla conclusione di Astenozoospermia.
Il signor W è ritornato dall’urologo per mostrare i risultati, non proprio perfetti, il medico però si è detto ottimista e ha rassicurato W affermando che con dei medicinali dovrebbe risolversi il problema, ha prescritto due parafarmaci e un antibiotico.
Ecco il documento della seconda visita dall’urologo:
I farmaci sono questi:
Levoxacin per 10 giorni (uno al giorno – serale);
Genadis per 90 giorni (uno al giorno – mattina);
Prostadep Plus per 60 giorni (uno al giorno – orario di pranzo).
Qui finisce la prima parte della nostra esperienza, il signor W dopo la cura dovrà ripetere l’esame per la SPERMIOCOLTURA e verificare se il batterio P.M. sia ancora presente.
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